L’orbita di un satellite viene detta geostazionaria se il satellite si trova sempre sopra un unico punto della superficie terrestre. Questo tipo di orbita viene utilizzato anche nei sistemi di comunicazione e di rilevamento di posizione.
Il satellite che vedete nella figura è il simbolo del programma spaziale russo. È il SOYUZ-TM.
Ed ecco che improvvisamente appare la sigla del programma “Tempo”, il primo programma d’informazione della televisione russa.
Ma nel nostro filmato noi vedremo come avviene il processo di trasmissione del segnale, per esempio, della TV satellitare moderna.
Tracciamo una linea che chiameremo direttrice. Prendiamo un punto fuori di essa. Il luogo geometrico dei punti che hanno la stessa distanza dalla direttrice e dal punto dato (che viene detto fuoco), si chiama parabola.
Se si dirigono sulla parabola dei raggi di luce paralleli al suo asse di simmetria, allora tutti i raggi, riflessi dalla parabola, si concentrano nel fuoco. Questa proprietà si chiama proprietà ottica della parabola.
È vero anche l’opposto: Se si pone una lampada nel fuoco, allora i raggi di luce, riflessi dalla parabola, si propagano parallelamenteal suo asse.
Se facciamo ruotare la parabola intorno al suo asse di simmetria, otteniamo una superficie di rotazione di secondo ordine, detta paraboloide. Poiché qualsiasi sezione piana del paraboloide, contenente l’asse di simmetria, è la parabola iniziale, la proprietà ottica è vera anche per il paraboloide. Se mettiamo un lampada nel fuoco del paraboloide, i raggi, riflessi dalla sua superficie, si propagano parallelamente l’uno all’altro. Ed è vero anche l’opposto.
È proprio questa proprietà che viene sfruttata nelle antenne paraboliche satellitari. Poiché il satellite si trova molto lontano dall’antenna, i raggi provenienti da esso si possono in pratica considerare paralleli, e il ricevitore del segnale si trova nel fuoco del paraboloide.